Il saluto indiano è più di un semplice gesto, è un rituale che unisce dimensioni fisiche, emotive, psicologiche e spirituali
La comunicazione tra esseri viventi si basa principalmente sul linguaggio del corpo, e i gesti sono il mezzo principale per interagire. I nostri pensieri ed emozioni si esprimono attraverso numerose azioni, tra cui il saluto, un elemento fondamentale in tutte le culture. In Occidente, il saluto tramite una stretta di mano simboleggia non aggressività e sicurezza. Questo gesto, che un tempo indicava che non si era armati, si è diffuso in altre culture, diventando un modo innocuo di dimostrare rispetto e affetto. Tuttavia, il suo aspetto simbolico è limitato.
Shiva e Shakti
Il saluto indiano “namasté” è più di un semplice gesto, è un rituale che unisce dimensioni fisiche, emotive, psicologiche e spirituali. “namasté” significa ” mi inchino al divino che riconosco in te” e nella sua esecuzione, si uniscono i palmi delle mani all’altezza del cuore, così riconoscendo l’unità con l’altro “io sono te, tu sei me”. La filosofia indù vede due forze nell’universo, Sakti (energia) e Siva (coscienza), e il gesto “namasté” celebra questa unità.
Saluto il divino che riconosco in te
Nel gesto, vi è un riconoscimento della divinità in ogni forma di vita, promuovendo pace e armonia. L’umiltà è centrale, poiché l’intenzione è di rendere omaggio all’essenza divina interna di ogni essere. Attraverso questa Mudra “Gesto simbolico” si abbandonano pretese di controllo, riconoscendo l’integrità spirituale autentica. È un simbolo della connessione tra corpo e spirito, manifestando le verità filosofiche dell’integrazione umana. Nell’esecuzione consapevole di questo gesto, gli aspetti della vita materiali e spirituali si uniscono, portando armonia, equilibrio, serenità e pace interiore a chi lo pratica. Questa connessione è anche il fondamento dello yoga e delle discipline tantriche, concentrandosi sull’integrazione di corpo, mente e spirito.
Ci protegge dalla paura
Le mani giunte all’altezza del cuore ci guidano ad abbracciare virtù come l’onestà, la pazienza e la purezza, essenziali per una vita equilibrata. Queste virtù coltivano un’atmosfera positiva che contrasta emozioni negative come l’ira e l’avarizia. Nella sua realtà più elevata, “namasté” ci protegge dalla paura, poiché riconoscendo l’unità, non c’è spazio per il timore. Nel gesto dell’unione delle mani, si trascendono le limitazioni fisiche e si ha la possibilità di fare un saluto collettivo. Questa preziosa mudra, è un mezzo per rendere omaggio a tutte le forme di vita, evidenziando le qualità divine intrinseche di ogni essere vivente.
L’umiltà la purezza e la pazienza
L’umiltà, la purezza e la pazienza sono insiti nella mudra del namaste, che rimuove l’arroganza, aumenta la compassione, migliora la comprensione dell’unità nella diversità. Il saluto indiano è essenziale per conservare questi valori inestimabili per tutte le forme di vita. I termini vari di “namasté” in diverse lingue indiane riconoscono la divinità in ciascun individuo. Comprendere questo gesto simbolico è saggio per i suoi vasti benefici spirituali e umani, per chi lo esegue e per chi lo riceve. “io sono te, tu sei me, noi siamo uno”
Namaste!